Commediografo, traduttore, critico, ma anche attore, allestitore, direttore e patrocinatore di spettacoli, Albergati Capacelli fu un "uomo di teatro" tout court, pienamente inserito nel suo tempo. Questo libro si concentra sul suo impegno teatrale negli aspetti più concreti della sua attività, a partire dal rapporto tra scrittura drammatica e pratica scenica. Nel volume si offre una panoramica delle diverse esperienze fra teatro di società e scene pubbliche, presentando l'evoluzione del suo approccio con lo spettacolo, come attore dilettante, e a capo di compagnie accademiche introducendo una visione unitaria della messinscena secondo metodi maturati in anni trascorsi ad organizzare, allestire e patrocinare recite nei suoi teatri domestici e fuori dai confini patri. Il libro, esito di una ricerca dottorale, si inserisce in un progetto dell'Università di Verona dedicato al sistema dei ruoli e alla figura dell'autore-adattatore in Italia nell'ambito del teatro di prosa professionale tra secondo Settecento e primo Ottocento, nonché alle forme di coordinamento dei vari coefficienti scenici in seno ai gruppi di nobili dilettanti attivi in area padana nello stesso periodo.