Leif Zern, tra i più importanti critici europei contemporanei, nel suo studio traccia un approfondito e stimolante ritratto artistico di Jon Fosse, Premio Nobel per la Letteratura: dai primi lavori "Qualcuno verrà" ed "E non ci separeremo mai", fino al capolavoro "Io sono il vento", l'autore analizza stile e influenze presenti nelle opere di uno dei massimi drammaturghi contemporanei, colui che ha saputo con i suoi testi «dare voce all'indicibile» e creare un vero e proprio «teatro della sospensione».