Una raccolta dì temi sensibili attraversa questa selezione degli scritti di Giorgio Strehler. Mago di illusioni, seppe "sporcarsi le mani" nell'arena della storia e interpretare ogni urgenza sociale e umana impegnandosi a realizzare un teatro comprensibile a tutti. Il volume raccoglie inediti (una lettera alla madre del 1942, ma anche personali appunti sulla funzione civile del teatro scritti l'anno precedente la sua morte) e altri pezzi estrapolati da interviste pubblicate su riviste o da trascrizioni di discorsi tenuti in occasioni pubbliche. Cronologicamente i pezzi scelti toccano un arco di tempo che parte dagli anni della giovinezza del regista, ancora incerto riguardo la verità della sua vocazione, fino alle considerazioni teoriche dell'ultimo periodo di vita.