I classici della letteratura sono privilegio di alcuni o possono diventare patrimonio comune ed essere per esempio il terreno d'incontro tra i ragazzi dei licei e i nuovi italiani, tra il centro della città e le periferie? L'esperienza straordinaria di un laboratorio teatrale che con i ragazzi riscrive i classici ma anche i testi contemporanei, entra nel cuore del mito e dei suoi protagonisti e li riscopre nella lingua e nel tempo presente. Io sono Enea, ma anche Ulisse, Nausicaa, la maga Circe, e poi Erodoto, ma anche Charles de Foucauld e persino Ryszard Kapuscinski. Una magia che ogni volta si rinnova, a seconda di chi c'è e di chi ci sta.