La civiltà rinascimentale italiana re-inventa il teatro, così come oggi lo concepiamo, fondendo l'eredità festiva e cerimoniale medievale con i modelli dell'antico restituiti dalla filologia; a quest'impresa collettiva collaborano a pari titolo umanisti e confraternite, araldi e buffoni, principi e letterati, architetti-scenografi, artisti e stampatori; oltre, naturalmente, al pubblico delle città, delle corti e delle accademie e agli attori di mestiere della Commedia dell'Arte. Nel 1989, in una fervida stagione di ricerche innovative intorno allo spettacolo e alla festa, questo libro pionieristico proponeva una sintesi, che si conferma ancora oggi attuale e metodologicamente efficace.