Come lo stesso titolo mette in luce, «Dalla danza al teatro (e viceversa)» ambisce a mostrare la reciproca influenza fra teatro di parola e danza nella prima metà dell'Ottocento e, soprattutto, come la rappresentazione drammatica possa ispirarsi allo spettacolo coreico, inseguendo una via poco indagata dalle ricerche di settore. L'elemento che principalmente connette i due ambiti è il muto linguaggio mimico, di cui entrambi si servono. L'analisi dei tre affascinanti casi studio scelti per indagare il tema - «Prometeo», «Mirra» e «Otello» - dischiude un panorama variegato in cui i rapporti fra le due forme artistiche si intrecciano in modi talvolta inaspettati.