"L'attore e poeta Nicola De Buono rende omaggio al mantovano Tristano Martinelli, il primo Arlecchino della storia che dalla corte dei Gonzaga portò nei teatri e nelle strade di tutta Europa una nuova maschera infernale, funambolica e burlesca. Il libro si presenta come uno spettacolo d'arte varia: dapprima la reincarnazione letteraria arlecchinesca attraverso una raccolta di lunghi componimenti vernacolari in dialetto mantovano, e in un gramelot mantovano-calabrese, con una costruzione che gioca sull'inversione del senso, che smonta e rimonta frasi e sentenze secondo la tradizione più autentica della Commedia dell'Arte. In seguito l'attore ricorda un suo vecchio compagno di viaggio, quel Dario Fo che fu Arlecchino e con cui lavorò per vent'anni, ingaggiando con lui una schermaglia postuma e irriverente, elencando vizi e virtù e mettendo in scena l'incredibile potenza del teatro."