Claudio Montagna è un sottile fascinatore. Il teatro è una sua intima vocazione, che sa cogliere e animare di là da ogni ufficialità e luogo deputato. È sapienza calibratissima la sua, che sceglie di rinunciare scientemente a ogni spettacolarità dichiarata per puntare a una narrazione così apparentemente piana e confidenziale da diventare magnetica e avvolgente. Un teatro il suo capace di trasportare, di trasfigurare, facendosi autentica pedagogia, educazione all'esistenza oltre ogni didattica. È in tal modo che un semplice tavolo può trasformarsi in un intero palcoscenico, dove accogliere e offrire storie intrise d'un ethos profondo, ma che sanno nel contempo farsi carezza e suscitare il piacere del condividere e del lasciare pensieri per accendere nuovi pensieri. Le sei narrazioni contenute nel volume sono accompagnate da riflessioni di spettatori d'eccellenza invitati ad assistere agli spettacoli: un magistrato, un teologo, uno storico, un critico e un teorico del teatro. Sguardi differenti a cogliere le più diverse suggestioni d'un gioco che vuol essere scoperta dell'Oltre. Interventi di Guido Bertagna, Pietro Buffa, Alfonso Cipolla, Cristina Grazioli, Maria Dolores Pesce. Prefazione Alfonso Cipolla.