L'avanspettacolo torinese, dagli anni Trenta a quelli gloriosi del dopoguerra fino agli anni Settanta, visto attraverso la vita e la carriera di Mario Ferrero, capocomico fedele alla sua città. E con lui, in questo saggio, conosciamo attori, spalle e soubrette, infaticabili lavoratori del teatro minore. Un mondo, quello dell'avanspettacolo torinese, capace di suscitare passioni e di attraversare più di metà secolo senza tradire se stesso. Un mondo dove, a sipario chiuso, i suoi abitanti finivano la serata in trattoria e se ne andavano a casa in tram.