Negli uffici dei grandi teatri storici si prendono incessantemente decisioni di ogni genere. Scelta del repertorio, di coreografi, registi, cantanti, compositori, scenografi, strumentisti, direttori, grafici. Coordinare consapevolmente questo microcosmo artistico richiede competenze particolari e talenti specifici. Questo libro è basato su ricordi personali di una vita professionale. Nato a Pesaro, Gianni Tangucci si è diplomato in pianoforte a Venezia, la città dove vive tuttora. È stato direttore artistico dei teatri di Bologna, Venezia, Roma, Firenze, vicedirettore artistico del Teatro alla Scala di Milano, consulente artistico all'Arena di Verona, a Genova, Treviso, Parma, Napoli. Attraverso racconti e retroscena di tanti spettacoli rimasti nella leggenda (la Nona di Béjart in piazza San Marco, Outis di Berio alla Scala, il Prometeo di Nono, Lorenzaccio di Bussotti...) si evince quanto sia importante la lettura e la comprensione delle circostanze culturali ed economiche di una città perché il teatro possa svolgere appieno quella sua particolarissima funzione di specchio del mondo, della vita interiore e anche della vita sociale dell'uomo.