Divenuto celebre come fondatore del «teatro povero», Grotowski fu regista e drammaturgo capace di sperimentare in un perimetro artistico molto ampio, riscrivendo autori classici del teatro moderno (da Shakespeare e Marlowe a Cocteau fino a Majakovskij) e adattandoli a tematiche della viva contemporaneità del Novecento. Tale esperienza è legata agli anni del Teatro delle 13 File di Opole di cui nel volume si restituisce una fedele e approfondita ricostruzione, analizzando nel dettaglio le rappresentazioni manifesto di quel periodo fondamentale, eppure così poco conosciuto al di fuori della Polonia, per la ricerca teatrale successiva di Grotowski.