La robotica riveste nella contemporaneità giapponese un ruolo sempre più significativo e negli ultimi decenni si è inserita in maniera quasi naturale in ambiti sociali e lavorativi. Lo studio proposto, attraverso l'analisi del Robot-Human Theatre Project, nato dalla collaborazione tra il drammaturgo e regista teatrale Hirata Oriza e l'ingegnere dell'automazione Ishiguro Hiroshi, cerca di delineare i tratti distintivi della robotica giapponese e delle ricadute a livello sociale e antropologico del suo costante e inarrestabile sviluppo. Focus della ricerca è l'analisi teatrologica dei cinque spettacoli nati in seno al progetto e che vedono in scena attori in carne ed ossa e robot umanoidi e androidi. "I, worker" (2008), "In the heart of the forest" (2010), "Sayonara" (2010/2012), "Three sisters android version" (2012) e "La Métamorphose version androïde" (2014), oltre a rappresentare uno dei molteplici volti del connubio tra arte e tecnologia, hanno permesso di compiere un affondo nell'odierna società nipponica.