Fra il 2013 e il 2016 si è svolta a Parma una ricerca sul campo che ha cercato di entrare il più possibile in contatto con le persone che non frequentano abitualmente i teatri, per raccogliere sentimenti ed emozioni, valori e disvalori, giudizi e pregiudizi che nutrono l'immaginario contemporaneo riguardo all'arte della scena. A muovere l'indagine è stato il desiderio del Teatro delle Briciole di mettersi in ascolto del suo territorio, lungo linee slegate dai protocolli standard delle indagini sull'"audience development", rinunciando a una mappatura quantitativa a favore di procedure di timbro creativo e relazionale. Si sono così ascoltate quasi trecento cittadine e cittadini, privilegiando intenzionalmente "l'ascolto della distanza". Questo libro ha natura polifonica: racconta la ricerca compiuta, registra e restituisce come un sismografo le voci raccolte e ne propone alcune letture; poi le mette a confronto con il "demone del pubblico" che abita chi il teatro lo fa, lo produce, lo cura e lo promuove.