Una narrazione corale, variegata, emozionata. Il teatro delle attese, il teatro delle scommesse perdute, il teatro che non c'era, compie venticinque anni. Un'età giovane, spensierata e ricca di futuro, sebbene poggi la sua esistenza, il suo essere, il suo significato sulle fondamenta di un passato che da tempo la memoria collettiva ha il vizio di relegare in angoli bui e nascosti. Il racconto, il più possibile fedele alle fonti e alle documentazioni storiche esistenti, di questi venticinque anni, partendo proprio da quelle radici profonde e fertili grazie alle quali la Udine dell'Ottocento era potuta diventare la città dei teatri. Questi venticinque anni meritavano di essere raccontati attraverso i punti di vista, diversi e quindi ancor più particolari e interessanti, di chi ha conosciuto, frequentato e vissuto quel teatro con indiscussa professionalità. Ma anche attraverso le emozioni, le idee e i progetti che ne hanno innervato l'esistenza e che hanno saputo connotare il Teatro Nuovo Giovanni da Udine divenuto fulcro insostituibile per operatori culturali e appassionati.