Dal significato incerto fin dalla sua apparizione, oggi il concetto di "sviluppo" è destinato a scomparire lentamente dal dizionario della politica internazionale, pur continuando a rappresentare il vessillo di vuote utopie. Per rispondere al desiderio di riconoscimento e di giustizia che fa tragicamente sentire la propria voce in molte parti del mondo, Wolfgang Sachs propone di operare una svolta culturale e tecnologica profonda: entrare in un'epoca post-capitalistica ed eco-solidale, in grado di fare spazio a forme alternative di civiltà più giuste, inclusive ed ecologiche. Agire per la giustizia climatica significa affermare il diritto fondamentale all'ospitalità sulla Terra, abbandonando del tutto l'idea di sviluppo in favore di una prosperità senza crescita.