La demonizzazione è una tecnica di manipolazione delle menti che mira a proibire la descrizione di certi fatti, squalificando chi li riporta e accusandolo di "razzismo", "omofobia", "populismo", "estremismo" o "provocazione". Essa - indubbiamente - è l'arma principale del terrorismo intellettuale oggi imperante, che nega con ogni mezzo la libera espressione delle idee non allineate. Questo meccanismo - tipico del dominio culturale dei "progressisti" e dello svilimento degli europei attraverso il senso di colpa e il pentimento - si dispiega nell'Ideologia del Medesimo, nella propaganda arcobaleno, nei deliri della "cancel culture" e nella promozione della "società aperta". Utilizza metodi pianificati, organizza i propri attacchi e collauda le proprie censure: è un rullo compressore che tutti identificano, ma che pochissimi affrontano con intelligenza, strategia e lucidità. Questo libro - che è un vero e proprio manuale di comunicazione e metapolitica - vuole dare ai demonizzati la forza e i mezzi per rialzare la testa e sferrare il contrattacco.