Nella gran parte del mondo attuale, avanzato o arretrato, industrializzato o no, tutti hanno dimestichezza con il contenuto suggestivo e ipnotico evocato dal termine 'sviluppo', che continua a catalizzare passioni e interessi, speranze e delusioni, impegno e utopie. Dalla Guerra Fredda alla crisi petrolifera recente, senza eludere l'eredità del colonialismo, dagli economisti 'pionieri alla scuola della 'dipendenza' fino alle teorie sui 'bisogni essenziali' e alle questioni ambientali comparse negli anni Settanta, Gianfranco Bottazzi ripercorre con chiarezza e sintesi le tappe salienti di quello che definisce 'il romanzo dello sviluppo', spingendo la sua analisi fino all'oggi, al tema della necessità di un'alternativa e di una vera e propria inversione di rotta sintetizzata nello slogan-obiettivo della 'decrescita'.