Con l'avvento della società della comunicazione cambia totalmente lo stato delle cose reali. Viviamo una mutazione sociale che viene percepita come crisi proprio perché non si sa che cosa stia accadendo. Non esistono più forme di governo, ma tipologie di società; cioè network clusterizzati dalla funzione del potere/energia. Il potere/energia della società della comunicazione è il linguaggio che costruisce scenari di verità che possono essere totalmente scissi dalla realtà. L'ipotesi di questo libro è che la forma dei regimi politici non esiste più sostituita da processi di politicizzazione che tendono, senza raggiungere mai completamente, alla democrazia o all'autocrazia. In questo senso, pertanto, è necessaria una nuova cognizione della democrazia e del linguaggio, cioè dell'habitat politico e del potere che lo organizza con una potenza inusitata, tanto da essere denominato "epipower": il potere epistemologico eccedente o eccessivo della verità sulla realtà (o viceversa). Introduzione di Massimiliano Nisati.