La sera del 14 dicembre 1977 Alice Domon scompare, gettata da un aereo nell'Oceano Atlantico insieme con le fondatrici delle Madres di Plaza de Mayo. Gettata viva. Qualche giorno dopo il mare restituisce sulle spiagge alcuni cadaveri, che vengono subito seppelliti. Solo nel 2005 verranno identificati come quelli delle compagne di suor Alice, il cui corpo non è mai stato ritrovato. La voce pura di Alice Domon, "suor Cathy", ricostruita attraverso le sue lettere ai familiari, si mischia al pragmatismo militare di un torturatore dell'ESMA, la Escuela Mecanica de la Armada, che negli anni della dittatura argentina ha costituito un campo di concentramento clandestino in piena Buenos Aires. Due voci, due atmosfere: la ricerca ingenua e ostinata del bene e la metodica e obbediente applicazione del sadismo, in un romanzo che non è l'agiografia di una religiosa ma la storia del martirio di una donna.