Il 29 gennaio 1996 un incendio doloso distrugge il Teatro La Fenice. Il libro inizia quella notte con il racconto di dodici testimoni: dal custode Gilberto Paggiaro al pompiere Roberto Tentellini che, rompendo le regole, sorvola Venezia in elicottero per spegnere le fiamme, passando per la violinista Daniela Santi che assiste al rogo come se stesse bruciando la sua casa e a molti altri che incarnano la voce della città. Le indagini per smascherare i colpevoli vengono raccontate dal pm che seguì il caso Felice Casson, mentre il già ministro dei Lavori pubblici Paolo Costa spiega come da sindaco uscì dalla giungla di contenziosi che bloccavano la ricostruzione. La prefazione della professoressa Donatella Calabi introduce il dibattito che portò alla rinascita della Fenice dov'era e com'era.