Troppo spesso il Mediterraneo medievale viene ancora oggi interpretato alla luce di paradigmi obsoleti, che si basano sulla presenza o sull'assenza degli europei nelle reti commerciali che connettono le varie regioni intorno al mare. Ponendosi sulla scia del suo precedente, monumentale lavoro sui secoli V-VIII, in questo libro Chris Wickham offre uno sguardo sul tema totalmente nuovo. Lasciando da parte le "grandi narrazioni" fortemente connotate in senso ideologico e ripartendo dall'analisi delle fonti scritte e archeologiche disponibili, lo storico traccia così un quadro comparativo delle più importanti macro-regioni mediterranee fra X e XII secolo: l'Egitto, la Tunisia, la Sicilia, l'impero bizantino, la Spagna e il Portogallo islamici nonché l'Italia centro-settentrionale. Ricostruendo anzitutto i processi economici interni, quelli che favorivano lo spostamento di merci sulla terra a dorso d'asino, e procedendo poi alle loro connessioni esterne, che invece facevano leva sui battelli carichi di merci gestite da mercanti, Wickham porta il lettore a ripensare completamente la struttura, le dinamiche e la logica di base delle economie medievali.