Tra la fine del XII e la metà del XIII secolo nelle campagne dell'Italia centro-settentrionale i vecchi affitti consuetudinari a lunghissimo termine lasciarono gradualmente il posto a tipologie di locazione diversa, più brevi, onerose e fruttifere. Questa evoluzione nelle forme della proprietà portò con sé importanti modifiche soprattutto riguardo il lavoro agrario, ma anche la concettualizzazione della terra e la sua valorizzazione, che si sarebbero rese sempre più evidenti tra XIV e XV secolo. Spaziando tra un'ampia varietà di fonti - dagli statuti alla letteratura, dai contratti alla contabilità - questo volume si propone di ricostruire le forme di organizzazione del lavoro contadino nell'Italia nord-orientale in epoca tardomedievale.