In tutto il mondo l'isolamento fisico rappresenta un ostacolo alla socialità, a Venezia invece l'insularità ha costituito il valore aggregante di una civiltà che ha saputo trasformare un arcipelago in una città e la laguna in uno spazio uterino sicuro e al tempo stesso cosmopolita. Le pietre e i monumenti di Venezia sono il pregevolissimo epifenomeno artistico dietro cui si legge l'epopea della cultura materiale e del lavoro quotidiano che hanno inventato la città, collegando le sue isolette con i ponti, difendendola dall'interramento dei fiumi e dalla forza del mare, rifornendola d'acqua potabile, rendendo insomma vivibile e ospitale un habitat inaffidabile. Oggi, per conservarlo, è necessario conoscere e rispettare la sua specificità, difendendola dalla omologazione ad altre realtà metropolitane di terraferma.