La parola «microstoria» fa pensare a contadini, streghe e in demoniati - ai molti uomini e alle moltissime donne che sono state doppiamente vittime, prima degli abusi di potere nel corso delle loro vite e poi dell'oblio da parte della Storia con la S maiuscola; «microstoria» è anche il nome associato a una stagione storiografica italiana di altissimo profilo, che non solo ha riportato alla luce questi protagonisti del passato, ma nel farlo ha rinnovato il modo di fare ricerca e di scrivere di storia. In entrambi i sensi, la microstoria si ricollega alla piccola scala, alla dimensione del villaggio o del quartiere, alla biografia di uno sconosciuto. Che cosa ha dunque a che fare la microstoria con la storia globale? Francesca Trivellato si è interrogata su questa domanda per oltre un decennio. I suoi saggi qui raccolti, per la prima volta in traduzione italiana, offrono risposte per alcuni versi sorprendenti a partire da un punto di osservazione privilegiato. Allieva di uno dei fondatori della microstoria italiana, Giovanni Levi, ma trasferitasi negli Stati Uniti da ormai vent'anni, Trivellato mette in luce incontri mancati, possibili sviluppi e intrecci tra storiografie che, anche in un mondo sempre più interconnesso, mantengono un impronta marcatamente nazionale.