Le indagini archeologiche condotte nei territori dell'Alta Mesopotamia, della Siria e dell'Anatolia centro-occidentale, negli ultimi quarant'anni, hanno portato alla luce numerosi interessanti reperti che testimonierebbero l'esistenza di rapporti tra queste regioni già a cominciare dalla seconda metà del III millennio a.C. Attraverso l'analisi di tali oggetti e la loro distribuzione sull'area considerata è stato possibile individuare, tra un'ampia gamma di materiali in ceramica, metallo, pietra e altro, alcuni particolari reperti che risultano essere interpretabili come importazioni. Un ulteriore studio e un'adeguata contestualizzazione di questi manufatti ha permesso di valutare in modo più approfondito il loro ipotetico significato e valore, all'interno di questo complesso circuito di scambi interregionali. Questo saggio si propone di riproporre i meccanismi che possono avere stimolato la nascita di tali relazioni, considerando da più punti di vista il diverso grado di organizzazione sociale, politica ed economica dei vari gruppi coinvolti e offrendo una panoramica dello sviluppo degli insediamenti nei territori.