Il volume si propone di raccontare lo sviluppo delle forme dell'acqua a Roma e nella sua colonia più importante dall'età regia al tardo impero. La narrazione si apre con la Ballata di Appio, Giulio e Gaio e la sua presentazione ai lettori, con il proposito di coinvolgere, sul tema dell'acqua nella Roma antica, un pubblico vasto di bambini, famiglie e appassionati, attraverso un gioco rigoroso, in versi ottonari e rime alternate, condotto da tre personaggi storici, tra le ricche risorse idriche di Roma e di Ostia antica. Quel che il lettore troverà nella seconda parte del volume, di taglio scientifico, è, invece, l'esposizione dei principali temi dell'approvvigionamento idraulico: funzionamento, costruzione, cura, amministrazione e distribuzione delle acque; la rassegna degli undici grandi acquedotti di Roma e, infine, la storia delle acque e dei canali di Ostia antica. In quest'ultimo capitolo l'attenzione si rivolge, in particolare, alle innumerevoli e straordinarie forme dell'acqua che la colonia romana per antonomasia ancora conserva all'interno delle sue mura e di esse si fornisce un dettagliato itinerario tematico, riportato su una pianta della città.