Tommaso Tittoni, scelto nel 1903 come ministro dal re e da Giolitti, condurrà la politica estera italiana fino al 1909. Il libro descrive la formazione giovanile di Tittoni e la sua carriera, da amministratore a Roma, a deputato per quattro legislature, prefetto a Perugia e Napoli, e senatore, ma segue soprattutto la sua azione in politica estera in un'epoca di evoluzione, crisi e rivolgimenti internazionali, in cui occorreva affermare il ruolo dell'Italia, laddove prevaleva una visione riduttiva dell'Italia quale media, se non medio-piccola, potenza nel concerto europeo.