Rabindranath Tagore, oltre ad essere universalmente ritenuto uno dei maggiori poeti lirici di ogni tempo, ha avuto grande fama di romanziere, novelliere, drammaturgo e musicista. Non è invece altrettanto noto che Tagore apportò un grande contributo agli studi nel campo dell'educazione, dell'economia, della politica e dei problemi sociali, e pochi più di lui contribuirono alla nascita di quei movimenti che edificarono l'India moderna sulle ceneri dell'impero britannico. La civiltà occidentale e l'India raccoglie gli scritti politici, pedagogici, economici e sociali che il filosofo-artista ha scritto nell'arco di quasi cinquant'anni, tutti dominati dalla convinzione che il progresso non possa essere considerato in modo disgiunto dagli istituti sociali che lo hanno preceduto o determinato e che sono la vera «anima» di ogni civiltà. Venati di umanesimo universalistico e segnati da una poetica e affettuosa partecipazione ai drammi dell'uomo comune, questi scritti gettano una nuova luce sui problemi della civiltà indiana e si pongono anche come un messaggio a tutta l'umanità.