Avvalendosi dei documenti dell'OSS (la struttura spionistica "antenata" della CIA) declassificati dopo la caduta del Muro di Berlino ed incrociandone i dati con la storiografia resistenziale, l'Autore ricostruisce un aspetto dell'invasione angloamericana dell'Italia che la mitologia partigiana e la retorica della "Liberazione" hanno sempre cercato di occultare: la stretta collaborazione che negli anni 1943-1945 mise i comunisti italiani al servizio degl'invasori statunitensi. In esecuzione di un accordo stipulato tra i capi dello spionaggio americano ed i vertici del Partito Comunista Italiano, quest'ultimo fornì all'invasore militanti scelti, i quali vennero organizzati e coordinati da agenti appartenenti al Partito Comunista degli USA.