La raccolta di articoli e scritti "Popolarismo e fascismo" fu ultimata da Luigi Sturzo nel dicembre 1923; nel gennaio 1924 Gobetti annunciava il libro dicendo che il momento storico imponeva ai partiti "di organizzarsi e di rimanere fermi alle proprie idee, alle posizioni intransigenti, per creare i quadri della lotta politica di domani". Pubblicarlo nelle edizioni gobettiane significava per Sturzo far conoscere la storia, il pensiero e le battaglie dei popolari, utilizzando uno strumento editoriale in grado di penetrare in ambiti culturali e politici di tradizione liberale, laica, risorgimentale, democratica. Particolare rilievo ha il quarto capitolo, che riporta il discorso pronunciato al congresso di Torino il 12 aprile 1923 contro la umiliante collaborazione dei popolari al governo Mussolini. Ma, per le pressioni delle gerarchie vaticane, Sturzo dovette prima dimettersi da segretario del PPI e poi, nell'ottobre 1924, lasciare l'Italia per un lungo esilio.