Ricostruendo un complesso intreccio di azione diplomatica, politica, assistenziale e culturale, il volume analizza il ruolo della Santa Sede nel processo di decolonizzazione dell'Algeria nel quadro internazionale della crisi delle relazioni euro-africane e nel contesto religioso della revisione dei modelli missionari. La documentazione inedita utilizzata, proveniente dagli archivi vaticani recentemente aperti del pontificato di Pio XII e da quelli della Chiesa di Francia, getta nuova luce sulle questioni della diffusione dell'islam e del nazionalismo arabo, della propaganda marxista nei paesi extraeuropei, dell'emergenza umanitaria successiva al colpo di Stato del maggio 1958 e degli effetti destrutturanti della crisi algerina sul sistema politico francese nel passaggio dalla IV alla V Repubblica fino agli accordi di Évian del 1962.