Il 1943 è l'anno della svolta. Tutto crolla, tutto prende nuove forme. Si perde l'Africa, si arretra in Russia, gli angloamericani sbarcano in Italia, le bombe sventrano le città. Cade il fascismo, finiscono vent'anni di regime. Ma la storia continua a girare, veloce come una giostra. Mussolini esce di scena, Mussolini rientra in scena. Arriva Badoglio, l'Italia si arrende, tutti a casa. No, si cambia alleato, e si continua a sparare. Torna il fascismo, nasce la Resistenza, e gli italiani combattono una guerra dentro un'altra guerra, una guerra civile dentro una guerra mondiale. Tutto in dodici travolgenti mesi. Un turbine, un uragano. Le classi dirigenti, il Re, Mussolini, i gerarchi, i generali, perdono la bussola. Mentre per gli italiani comincia il tempo delle decisioni laceranti, ogni giorno, drammaticamente, si sceglie da che parte stare. Tra cronaca e storia, un racconto che restituisce l'atmosfera di quell'anno: il senso di precarietà, la paura, la speranza, la volontà di reagire e di battersi, l'impegno per la ricostruzione. Prefazione di Giovanni Floris.