L'ANPI - Associazione Nazionale Partigiani d'Italia - aveva organizzato una marcia lungo i luoghi della Resistenza di Monterotondo in occasione del 76° anniversario del 25 aprile, per vivificare i racconti dei testimoni sui siti dove gli eventi più significativi si sono svolti, sia durante la storica Battaglia del 9 e 10 settembre 1943, che nelle diverse fasi della dura lotta partigiana contro l'occupazione nazista del territorio, fino alla sofferta e meritata Liberazione. Al fine di rendere più agevole ai partecipanti la conoscenza degli eventi e la loro portata, l'ANPI ha realizzato la guida "Itinerario sui luoghi della Resistenza a Monterotondo". Si tratta - come ha detto Antonio Tedesco, presidente ANPI "Edmondo Riva" Monterotondo - "di una pubblicazione pensata per le nuove generazioni, gli studenti, i visitatori e per tutti coloro che intendono immergersi in un percorso storico 'emozionale', alla scoperta delle vicende che interessarono Monterotondo, Città dei due Risorgimenti e Medaglia d'argento alla Resistenza". Curato con meticolosità e passione da Valter Sbergamo, si tratta in realtà di un libro corale, grazie al contributo di tanti, a voler sottolineare che la Memoria è collettiva - condivisa, trasmessa e anche costruita dalla Comunità. "Si tratta di una vera e propria guida, fortemente voluta dall'ANPI, che descrive la significatività delle tappe nelle quali è stato suddiviso il percorso di Resistenza", spiega il curatore. Con prefazione di Enrico Angelani, introduzione di Antonio Tedesco e copertina di Letizia Sbergamo. Nascita della Resistenza a Monterotondo L'esperienza che portò alla nascita del movimento resistenziale a Monterotondo si fonda sulle esperienze di lotta e sulla solidità della componente operaia presente nel quartiere dello Scalo dove vi erano diverse fabbriche di laterizi. Già nei primi anni '20, il territorio dello Scalo aveva visto molte adesioni ai neo costituiti Arditi del Popolo, nati per fronteggiare le squadre fasciste che operavano con inaudita violenza in tutta la nazione.