Qual è stato il ruolo dei Servizi segreti esteri negli scenari geopolitici che vanno dal secondo dopoguerra ai nostri giorni? E quale futuro attende il settore dell'intelligence, italiana in primis, nel contesto odierno, ipertecnologico e multipolare? Salvatori, dopo una carriera pluridecennale nell'intelligence nazionale, ripercorre gli episodi più significativi che hanno caratterizzato gli ultimi ottant'anni di storia, raccontando l'evoluzione dei Servizi segreti e le innovazioni delle modalità operative, adottate per far fronte ai mutamenti politici internazionali e alle trasformazioni delle minacce alla sicurezza. Dall'esigenza di contenere il blocco sovietico e l'avanzata dell'ideologia comunista durante la Guerra Fredda, passando per la mission impossible di supportare la politica statunitense di "esportare la democrazia" - sulla scia della guerra al terrorismo islamico e del contrasto alla proliferazione delle armi di distruzioni di massa - sino al nuovo confronto strategico tra Cina e Stati Uniti (e, per estensione, tra Occidente e blocco euro-asiatico) per la conquista delle migliori posizioni geopolitiche e del cruciale sostegno da parte del Sud Globale. Un filo rosso che lega la nostra storia recente agli attuali rivolgimenti di portata epocale, dalla crisi russo-ucraina a quella israelo-palestinese, sullo sfondo di un caos apolare che esalterà sempre di più le caratteristiche e le potenzialità dei Servizi segreti esteri. Una sfida diretta lanciata anche al nostro Paese, oggi più che mai chiamato a riflettere sul destino del proprio strumento intelligence. Prefazione di Alberto Pagani. Postfazione di Robert Gorelick.