Questo libro di Stefano Salmi sulle relazioni italo-portoghesi del secolo scorso si segnala per una serie di meritori aspetti. Innanzitutto inquadra, in una dimensione comparativa, il fascismo italiano e l'Estado Novo portoghese attraverso diversi punti di vista: quello storiografico, con cui si apre l'opera; quello squisitamente politico-ideologico; quello culturale; quello delle relazioni politico-diplomatiche; infine quello della propaganda. Il risultato complessivo, grazie alla grande padronanza del metodo storico e a una narrazione equilibrata, consente al lettore di orientarsi nella complessità delle diverse tematiche affrontate senza smarrire le coordinate e l'impostazione ideale e intellettuale di fondo. Introduzione di marco Severini.