A trent'anni dalla fine dell'apartheid l'Africa meridionale è tornata al centro dell'interesse internazionale per il difficile processo di democratizzazione e per i tentativi di Russia e Cina di inserirsi nella regione. L'autore ricostruisce lo sviluppo dell'Africa australe a partire dai primi insediamenti europei, che hanno conferito all'area caratteristiche uniche nel continente. L'eredità che il colonialismo ha lasciato dietro di sé è infatti difficile, fatta com'è di profonde diseguaglianze economiche e di società definite dalla diversità etnica e culturale. Una realtà in cui la presenza di minoranze bianche e asiatiche continua ad alimentare il dibattito su pluralismo e multiculturalismo, mentre i legami storici con l'Occidente e con l'area dell'Oceano Indiano mantengono una porta aperta sul resto del mondo.