«Come le montagne non mutano per il variare di stagione, così gli alpini, nel mutar degli eventi, nella buona e nella cattiva sorte ritrovano sempre se stessi». L'intramontabile epopea degli alpini nei suoi più profondi e insondabili riverberi (da quelli umani a quelli storici e militari) narrata nel memoriale del valoroso sottotenente Piero Robbiati curato con perizia da Luciano Viazzi, profondo conoscitore della Prima guerra mondiale e della sua dimensione alpina. La forza della testimonianza diretta conduce il lettore nelle tormentate e insieme appassionanti gesta dei militari italiani impegnati nelle battaglie montane (dal Rombon all'Ortigara e la conquista del Bainsizza). Senza mai prescindere dai concreti risvolti del quadro tattico-strategico e ricorrendo al mirabile utilizzo delle fonti (incluse quelle avversarie) per cui è valso il plauso degli appassionati di storiografia bellica, il diario getta luce su ogni singolo risvolto di quell'immane tragedia: dalla strenua lotta con la natura all'inutilità del sacrificio, dalla malinconia allo slancio eroico verso l'ebrezza della vittoria. Il risultato è un avvincente e umanissimo rapporto sulla guerra, sulla vita in montagna, sulla peculiare identità dell'alpino e sulla sua valorosa condotta.