Nella costruzione della cittadinanza liberale post-unitaria ha rappresentato un ambito molto delicato l'equilibrio tra libertà individuali, prerogative della famiglia e possibilità pubbliche di intervento. I comportamenti sessuali che configurano reato vengono assunti qui come una chiave di accesso privilegiata alla comprensione di questo mutevole e ambiguo equilibrio. Attraverso l'esame di fonti archivistiche giudiziarie e di fonti dottrinarie coeve, si prendono in esame le forme di intervento pubblico e le aree riservate alla competenza familiare nell'uso della giustizia. Ne emerge una configurazione dell'assetto delle competenze private e istituzionali fortemente incentrata sugli spazi, domestici e pubblici, non priva di contraddizioni.