Attraverso una mole notevole di documenti, il volume ricostruisce la vicenda che fra la fine degli anni quaranta e l'inzio del decennio successivo condussero molte famiglie trentine a trasferirsi in Cile nella speranza, spesso delusa, di trovarvi condizioni vita migliori. Il periodo che vi viene focalizzato è quello che va dalla genesi di questi flussi, dal 1949 cioè, alla "stabilizzazione" di ciò che ne era rimasto, sostanzialmente gli anni sessanta. Sullo sfondo rimangono, ma in qualche modo il lettore ne troverà traccia più o meno cospicua, i fatti politici, ed economici e sociali, che interessarono il Cile nel decennio degli anni settanta (il governo delle sinistre, Unidad Popular, l'opposizione, l'inflazione, la svalutazione della moneta, poi il golpe militare che portò di lì a poco al potere il generale Augusto Pinochet Ugarte) ed anche l'attività pubblica e del volontariato trentino che cercherà di affiancare in qualche modo chi in Cile era rimasto e, più ancora, chi decise di rientrare.