Dopo "Il rivoluzionario" e il primo tomo del "Fascista" dedicato alla Conquista del potere, questo volume, pubblicato per la prima volta nel 1968, affronta il problema dell'organizzazione del nuovo Stato totalitario negli anni immediatamente successivi alla crisi aperta dal delitto Matteotti. Accanto a una serie di problemi chiave, come quelli relativi alla soppressione delle ultime vestigia del regime liberale, l'autore estende la sua analisi ad altri aspetti economico-sociali e politici, come l'inserimento dei sindacati fascisti nel regime, la genesi della Carta del lavoro, le disposizioni sulla stampa, conferendo all'opera il carattere di una storia generale del fascismo nella sua multiforme realtà.