Dai nordici che hanno idealizzato la figura dei Vichinghi come grandi eroi romantici agli americani che celebrano l'esploratore Leif il Fortunato ai russi che invocano gli antenati Variaghi, l'immaginario mitologico che cinge i prodi avventurieri del Nord svela una narrazione stereotipata, frutto di evocazioni letterarie e distorsioni storiche che sono andate via via dilatandosi. Al variare di epoche e latitudini, infatti, i Vichinghi cambiano vesti e diventano i protagonisti di saghe epiche, manga, film o serie TV. Ma conosciamo realmente questi personaggi leggendari, che a volte sono parodiati dai fumetti e altre idolatrati come guerrieri coraggiosi, assetati d'avventura? Per esempio, furono solo degli invasori e dei predoni? È vero che scoprirono l'America prima di Colombo? Indossavano realmente elmi cornuti e bevevano dai crani, in abiti sporchi e trasandati? E, ancora, facevano sacrifici umani, avevano degli schiavi, apprezzavano l'arte? Esisteva tra di loro la parità di genere? Attingendo direttamente alle fonti archeologiche e storiche più significative e autorevoli, Jean Renaud intreccia una narrazione avvincente che demolisce i luoghi comuni sui Vichinghi e tratteggia gli autentici lineamenti di un popolo ormai entrato nel mito.