Nell'ambito degli studi sulla civiltà romana il termine mos maiorum ricorre con grande frequenza e nei campi di ricerca più diversi. La ragione di ciò è che il mos maiorum costituisce uno dei pilastri fondamentali per la comprensione profonda della cultura romana e senza di esso sfuggono allo storico specialista, come al volenteroso dilettante, i caratteri essenziali, gli elementi costitutivi e connotativi di quella cultura. Questo di Hans Rech, che vede la sua versione italiana settanta anni dopo la pubblicazione tedesca, è il primo studio monografico che indaga e approfondisce il significato e la valenza del mos maiorum e ci aiuta a comprendere il senso profondo del concetto di tradizione. In questo mondo globalizzato non è il richiamo alle proprie tradizioni che ostacola il dialogo con l'altro, bensì l'indifferenza per la propria identità. Il saggio di Rech ci ricorda soprattutto questo.