Dall'effimero al replay, dalla fotografia alla realtà virtuale, sino ai drammi di Shakespeare, il libro di Antonio Rafele è un'indagine sulle interferenze e sulle diramazioni più sfuggenti del tempo. L'ossessiva ricerca dell'istante, ultimo evento che conduce fuori dall'ordinario nelle mutate condizioni sensoriali e morali della modernità, è il punto di convergenza tra Media e Romanticismo. Il succedersi delle tecnologie tra otto e novecento viene letto come un movimento ascendente teso a infrangere i limiti che separano la rappresentazione dalla vita quotidiana. L'angolo di osservazione prescelto permette al lettore di pensare la propria esistenza nel continuo affiorare di epifanie, attimi in cui il vissuto precipita raggiungendo una costellazione dotata di senso.