"Ho umili origini, proprio nel senso etimologico, perché agli inizi ero una pianta selvatica che strisciava sull'humus, sul suolo, come una serpe maledetta da Dio." Comincia così la storia della Vite, che in prima persona ci parla delle sue origini, di come ha accompagnato l'Uomo lungo il suo cammino e di cosa ha significato per esso. A farle compagnia anche Olivo, Castagno e Gelso. Con la saggezza di chi ha le radici ben piantate per terra e uno sguardo vecchio di secoli, le quattro piante ci parlano di loro e di noi. In particolare, ci regalano uno spaccato della vita rurale del Lario degli ultimi secoli. E sì, perché le loro fronde non hanno fatto semplicemente ombra sulle sponde del lago di Como, ma hanno nutrito uomini e commerci. Vino, olio, castagne e bachi da seta (ma tanto altro si cela tra quelle foglie) hanno significato sostentamento, vita comunitaria, riti e tradizioni, economie fiorenti. Perfino la letteratura, dalla Bibbia alle poesie cinesi, ci ha lasciato testimonianza dell'influenza di questi alberi nella nostra cultura, nel nostro immaginario collettivo.