La riflessione teorica sul pluralismo giuridico, in prevalenza legata alla globalizzazione e alla de-statalizzazione del diritto, ha spesso soltanto lambito l'intreccio "ambivalente" dell'istanza pluralistica con l'esperienza del colonialismo europeo. La storia coloniale del Canada, dell'Australia e della Nuova Zelanda ha permeato l'elaborazione di modelli pluralistici caratterizzati da uno statuto di autonomia rispetto alle soluzioni politiche e giuridiche percorse dalla madrepatria britannica. In questa direzione, nell'Impero britannico, la giurisprudenza, attraverso il ruolo della Corte del Judicial Committee of the Privy Council, offre un case-study rilevante nel dibattito giusfilosofico sul pluralismo normativo come opzione sistemica e sulle sue connessioni con la cittadinanza.