Le trasformazioni che caratterizzano la storia urbanistica delle città hanno cause che vanno cercate nel mutamento, nel corso del tempo, delle esigenze e necessità dei cittadini, e nella capacità degli amministratori di immaginare il futuro. Oggetto delle trasformazioni sono tutte le componenti della città: aree residenziali, zone industriali e commerciali, settori amministrativi. L'infrastruttura in cui si distribuiscono tali componenti è il tessuto urbano, composto da edifici e strade. Edifici e strade hanno una loro vita: nascono, si modificano nel tempo e, a volte, muoiono. Le vie scomparse, ovvero quelle che non sono più aree di circolazione pubbliche, talvolta conservate, ma privatizzate, talvolta individuabili mediante tracce lasciate nel tessuto urbano, talvolta perdute, sono l'oggetto di questo terzo volume della collana Origine di Bologna. È interessante e sorprendente constatare che, pur trascurando i dati archeologici riferibili all'antichità, sono identificabili più di 140 vie cittadine non più esistenti, di cui la maggior parte ha lasciato tracce ancora ben percepibili nel tessuto urbano attuale. Così si spazia dalle importanti vie del cuore di Bologna, come le vie Spaderie, Pelliccerie, Cimarie, Zibonerie, Accuse, della Canapa, della Corda, a quelle minori e semisconosciute, come la Via delle Masegne, il Vicolo Sigillo, il Vicolo delle Olle, il Broglio degli Asinelli, scoprendo, nascosti nei loro tracciati e negli edifici che vi si affacciavano, perduti anch'essi, tasselli importanti della storia cittadina.