C'è una differenza fra il discutere di un governo e decidere di eliminare uno Stato. Si parla, ovviamente, dello Stato di Israele. Non è fuori posto tentare una ricostruzione degli eventi dal 7 ottobre in poi e dell'estremo pericolo cui hanno portato. È quanto questo libro si pone come obiettivo. Il 7 ottobre apre un cratere che definisce per sempre identità e realtà degli autori del massacro e non ha la forza di cambiare lo spirito di Israele. Coloro che hanno in serbo nuove ragioni per odiare Israele vengano dal passato remoto e recente, dalle due parti della Shoah. Una vasta quantità di giovani con selve di bandiere arabe dà l'impressione del vecchio miscuglio di tradizioni persecutorie e di rifiuto di accettare Israele.