Attraverso testi e foto provenienti anche da archivi tedeschi, il volume approfondisce le conseguenze del nazionalsocialismo ad Amburgo, con un'attenzione particolare riservata agli Internati Militari Italiani e al lavoro forzato. Per volere di Hitler, Amburgo doveva diventare la "città del Führer" e per realizzare questa faraonica impresa architettonica, tutti i Paesi invasi dalla Germania furono utilizzati come riserva di manodopera. Per i deportati, nel sobborgo di Neuengamme venne aperto nel 1938 un campo di concentramento, dove le condizioni di vita erano terribili e portarono alla morte migliaia di persone. Gli autori ripercorrono questa triste pagina di storia, con l'intento di favorire la conoscenza del ruolo avuto da Amburgo nella deportazione. Un focus specifico è dedicato alla Wintershell DEA, un colosso petrolchimico al servizio del regime nazista il cui ruolo è tutt'oggi oggetto di approfondimento storico per l'assunzione di responsabilità nei confronti delle vittime. Il volume, realizzato con l'ANEI di Treviso, ha il riconoscimento dell'Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e del Ministero degli Affari Esteri della Germania.