Ispirato dall'odierno dibattito sulle Regioni il volume affronta la questione del Mezzogiorno e l'unità nazionale trasferendola dalla pura cronaca politico-culturale ad una più meditata analisi storiografica. Rispetto al più ampio contesto europeo l'Italia si presenta ancora oggi con i caratteri di una nazione a metà segnata da profonde fratture territoriali e politiche che l'hanno travagliata prima e durante la sua vita unitaria. Dagli anni del Risorgimento in poi si è manifestata quella diversità civile e culturale tuttora dominante il Paese quale risvolto storico del suo differenziato tessuto socio-economico particolarmente evidente nel dualismo Nord-Sud. I primi capitoli ricostruiscono specifiche vicende del Mezzogiorno riguardanti il processo di nation-building, l'attuazione degli ordinamenti burocratico-amministrativi dello Stato liberale e il funzionamento degli apparati pubblici, la formazione nonché il ricambio delle classi dirigenti. Gli ultimi riguardano i differenti giudizi sul Risorgimento nel Sud della penisola che, rispecchiando divisioni tanto culturali quanto ideologiche, intellettuali e studiosi hanno espresso tra il dopoguerra e i giorni nostri.