Per comprendere la più ardimentosa trasformazione del viaggio nell'Ottocento bisogna volgersi all'Europa degli anni in cui il crescente interesse per l'Oriente, a partire da Costantinopoli, la Terra Santa e l'Egitto, convogliò un flusso crescente di viaggiatori alla volta del Mediterraneo orientale. Le notizie relative agli itinerari, alle difficoltà, al viaggio materiale, alle attrattive religiose, culturali, artistiche, corsero ben presto per i salotti e tra i viaggiatori europei: personaggi di rango più o meno elevato - Chateaubriand, Lamartine, de Nerval per citarne alcuni - si mossero allora andando oltre la Grecia. Si attivò allora la prosecuzione Grand Tour aprendo un.altra pagina altrettanto significativa: quella del Voyage en Orient. Tra i viaggiatori piemontesi di quel periodo vi erano Giuseppe Filippo Baruffi e Stanislao Grimaldi del Poggetto che, partendo da Torino, si recarono più volte in Oriente, raccogliendo e diffondendo dati sui costumi e i luoghi visitati.